Accoglienza e conoscenza: vorrei fossero queste le parole chiave del nuovo anno scolastico. In questi giorni si riaprono le porte delle scuole e delle classi. Si riaprono per i bambini e le bambine delle scuole dell’infanzia e primaria, per i ragazzi e le ragazze delle secondarie di primo e secondo grado. Riapriamo in tutto il bel territorio della regione Veneto. Si torna in classe nel centro storico di Venezia, nei piccoli comuni montani del Bellunese, nelle valli del Polesine, sulle rive del Lago di Garda, nei paesi bagnati dal Sile e sull’altopiano di Asiago. Si torna a scuola nei sette capoluoghi della nostra splendida regione: vicino al mare, in montagna, al lago o in mezzo alle colline, tutti troveranno pronto il loro posto.
Già da giorni i dirigenti scolastici, il personale amministrativo e i docenti hanno pensato e lavorato per mettere a punto tutto. Li ringrazio per l’accoglienza che hanno riservato a tutti i nostri studenti. Nella scuola tutti devono sentirsi accolti e promossi nelle loro potenzialità, e sostenuti nelle debolezze. Voi studenti e studentesse profittate di questa accoglienza, leggete le proposte che si svilupperanno nel corso dell’anno e diventate subito protagonisti della vostra scuola e della vostra formazione.
I vostri docenti, anche grazie ai contributi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, PNRR, hanno potuto fruire di importanti momenti di aggiornamento, in particolare nelle lingue e nella nuova frontiera rappresentata dall’intelligenza artificiale. Con il PNRR è aumentata anche la strumentazione a disposizione delle scuole e, cosa importante, siamo riusciti a stabilizzare molti docenti. Alla fine dell’anno saranno più di quattromila. Non è la soluzione finale, ma è un grande passo avanti per consolidare le comunità educative delle nostre scuole.
Buon anno scolastico! Quest’anno sarà segnato da un rinnovato impegno sull’educazione civica, una legge che mi onoro di aver contribuito a introdurre da ministro. Abbiamo una Costituzione bellissima, che chiede di valorizzare tutti i cittadini, richiede il loro rispetto e indica la strada per le garanzie e le libertà di tutti.
Iniziate il vostro viaggio dentro il nuovo anno scolastico con coraggio e fiducia. Attraversate le tappe della conoscenza e della formazione cercando di prendere il meglio e dando il meglio di voi stessi. Armatevi di curiosità e, con i vostri docenti e compagni, acquisite conoscenze e competenze senza risparmio. La scuola è come un diamante, piena di riflessi e lampi di luce: raccoglietene quanti più possibile con l’energia che la vostra età vi consente. Scuola dell’infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di primo grado, scuola secondaria di secondo grado: ognuno frequenta la sua scuola, ogni grado di studio è una tappa di scoperta e di crescita. Il traguardo è conoscere, formare la mente, l’anima, il corpo, le relazioni e, lo sottolineo, diventare bravi cittadini: solidali e responsabili.
Quest’anno ci saranno alcune novità. Ho già parlato dell’educazione civica; altre novità sono state annunciate dal Ministro, in particolare per la scuola primaria. I più giovani, gli studenti del primo ciclo, saranno invitati ad avere il diario cartaceo, e sarà chiesto di limitare, se non eliminare, l’uso del cellulare in classe. Per i più grandi è ormai entrata a regime la figura del docente tutor, il docente orientatore per aiutare nella scelta post-diploma. Molti i progetti previsti sul tema dell’inclusione.
Quest’anno, per la prima volta, celebreremo la Giornata del rispetto il 20 gennaio. Questo appuntamento è stato introdotto per riflettere sui temi della sopraffazione, della derisione, della violenza verbale che a volte attraversano anche la scuola, soprattutto in conseguenza dell’uso dei social. Una scuola accogliente non può tollerare fenomeni come il bullismo o il cyberbullismo. Tutte le persone devono essere rispettate nella loro individualità, nei sentimenti, idee, relazioni e inclinazioni. Nella scuola l’articolo 3 della Costituzione è praticato senza deroghe o eccezioni: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali”.
Dobbiamo concentrarci sulla scuola, sulle lezioni, sulle attività e sui progetti. Cari studenti, se lo farete, avrete grande giovamento: la vita schiuderà le sue infinite possibilità. Lo potrete fare perché avrete dei bravi docenti.
Il mio augurio più sincero va anche a loro. Buon lavoro ai docenti. Vi chiedo di non perdere mai l’entusiasmo, di continuare a credere in questa professione di grande responsabilità sociale. Dobbiamo tanto a voi docenti, l’intera società vi deve molto per la vostra passione e professionalità. Vorrei che questa stagione venisse ricordata come la stagione in cui si riscopre la dignità e la considerazione del docente.
Infine, estendo l’augurio ai dirigenti scolastici, protagonisti in questi primi giorni di scuola, chiamati a costruire gli spazi per il lavoro di tutti, al personale Ata, collaboratori scolastici e al personale amministrativo, ai Direttori dei servizi generali e amministrativi. Buon anno al personale degli uffici territoriali e all’Ufficio regionale. Un augurio anche alle organizzazioni sindacali la cui collaborazione è preziosa.
Auguri a tutte le nostre scuole: al loro interno si sviluppino relazioni positive e gli eventuali problemi non divengano ostacoli, ma piuttosto risorse per tutti.
Venezia, 6 settembre 2024
IL DIRETTORE GENERALE
Marco BUSSETTI
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